Autostrada Pedemontana Lombarda

Anno
2008-2011
Titolo
PROGETTO DEFINITIVO Tratte A, B1, B2, C, D, 1° e 2° Lotto della Tangenziale di Varese, 1° e 2° Lotto della Tangenziale di Como. Opere di mitigazione e inserimento paesaggistico.
PROGETTO ESECUTIVO Tratta A, 1° Lotto della Tangenziale di Varese, 1° Lotto della Tangenziale di Como. Opere di mitigazione e inserimento paesaggistico
Luogo
Province di Bergamo, Como, Milano, Monza e Brianza, Varese
Committente
Proginvest s.r.l. - Progetto definitivo.
Sina S.p.a. - Progetto esecutivo

Dati quantitativi:

Il sistema Viabilistico Pedemontano è composto da 157 Km, dei quali:

87 km tra autostrada (67 km asse principale) e tangenziali di Como e Varese (20 km)

70 km di viabilità locale (21 tra opere connesse e viabilità locali)

320 ha di superficie interessata dalle opere di mitigazione ambientale di cui:

73 di aree boscate

68 di aree boscate riqualificate

46 di prati arborati

105 di fasce arboreo-arbustive

€ 50.000.000 Importo opere di mitigazioni e inserimento paesaggistico

Descrizione:

La nuova infrastruttura collegherà 5 province in un territorio abitato da circa 4 milioni di persone. Il quadro di riferimento del paesaggio della Città Infinita a Nord di Milano è di provincia urbana, densamente abitata, cresciuta in modo disordinato, in cui ben poco rimane del paesaggio originario e della vegetazione potenziale.

I progettisti delle mitigazioni insieme a quelli delle compensazioni ambientali hanno invece intuito la grande opportunità delle opere complementari alla nuova autostrada per innescare e/o potenziare processi di riqualificazione, sia a scala territoriale sia a scala locale.

Fin dalle prime analisi del tracciato “Pedemontano” disposto in direzione prevalente est-ovest, ci si è accorti che esso interferirà con la gran parte delle linee di permeabilità vegetazionale, disposte in direzione nord-sud, coincidenti principalmente con i corsi d’acqua (Olona,Lura,Seveso,Lambro, Molgora, Rio Vallone, Adda e Brembo). Considerando poi che le tipologie di tracciato prevalenti sono le trincee, l’evidenza della positura principale dell’asse autostradale ha condizionato e orientato il progetto delle mitigazioni verso opere dirette non alla sola mitigazione dei singoli ambiti locali (perturbano, naturale, ecc) quanto ad un’azione di nuovo collegamento vegetazionale di vasta scala, trasversale alle linee di permeabilità suddette.

Le opere a verde mirano alla costruzione di nuovi paesaggi, non una semplice schermatura del tracciato stradale, ma all'occasione di rafforzare il sistema dei corridoi ecologici, riqualificare i varchi occupati e riqualificare territori di frangia, intervenendo sulla perdita di qualità paesaggistica.

Concordemente ai piani regionali, provinciali e locali, le opere di mitigazione e di compensazioni rappresentano uno strumento decisivo per l'attuazione, reale, di politiche di riassetto territoriale e di riequilibrio ambientale.

L'obiettivo è un modello di intervento capace di offrire supporto attivo al ri-orientamento del territorio, che trasformi le singole indicazioni di piano in un insieme di interventi concreti, capaci di innescare un processo di profonda riqualificazione dei territori attraversati e di evidenziare e promuovere le possibilità evolutive dei singoli ambiti territoriali.